Speciale raccolta fondi in occasione di Serata per Bene a sostegno del nostro nuovo progetto di prevenzione della violenza di genere attraverso interventi di sensibilizzazione e psicoeducazione rivolti a minori fragili cresciuti in contesti violenti e ai loro educatori.
IL PROBLEMA
“Poiché la violenza genera violenza, nella famiglia la violenza tende a perpetuarsi di generazione in generazione” – Bowlby.
Una delle principali conseguenze che osserviamo nel nostro lavoro al fianco dei minori vittime di maltrattamenti e delle loro famiglie è proprio la trasmissione intergenerazionale della violenza.
I bambini che hanno assistito alla violenza del padre nei confronti della madre o che l’hanno subita in prima persona hanno una probabilità maggiore, infatti, di diventare a loro volta autori di violenza nei confronti delle proprie compagne e dei propri figli. Allo stesso modo, le bambine hanno maggiori probabilità di diventare vittime di violenza dei propri compagni.
Dai dati emerge chiaramente che i maschi imparano ad agire la violenza, le femmine invece a tollerarla.
Secondo l’indagine ISTAT condotta nel 2014 infatti:
- Il 35,7% degli uomini che ha assistito ai maltrattamenti del proprio padre sulla propria madre e ha anche subito violenza fisica dai genitori diventa a sua volta autore di violenza verso la propria compagna (rispetto ad un tasso medio pari al 5,2%).
- Il 58,4% delle donne che ha subito violenze sessuali prima dei 16 anni, diventa vittima di violenza fisica o sessuale da parte del partner (contro il 31,5% valore medio). Tasso che sale al 64% per le donne che hanno subito violenze fisiche dai genitori.
L’IMPEGNO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Obiettivo della nostra Associazione, oltre ad offrire accoglienza e cura a minori vittime di maltrattamenti, è quello di spezzare questa catena di violenza attraverso interventi di educazione alle relazioni, all’affettività, al consenso e a tutto ciò che gli strascichi di storie di violenza rendono necessario affrontare.
Secondo l’organismo delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne: “Le cause della violenza contro le donne si possono ritrovare nella discriminazione di genere, nelle norme sociali e negli stereotipi di genere che la perpetuano. […] La prevenzione deve iniziare nelle prime tappe della vita, tramite un’educazione infantile che promuova il rispetto e l’uguaglianza fra i generi. Il lavoro con i più giovani è il modo migliore per ottenere un progresso rapido e costante in materia di prevenzione e sradicamento della violenza di genere”.
Coerentemente con la nostra mission e in linea con le indicazioni delle Nazioni Unite, nasce l’idea di un nuovo progetto di prevenzione della violenza di genere che, attraverso interventi di sensibilizzazione e psicoeducazione tenuti da professionisti altamente qualificati nella pedagogia di genere, possa aiutare i minori accolti nelle nostre Comunità Residenziali a riconoscere la negatività dei comportamenti di indifferenza e accettazione rispetto alle violenze domestiche e a ridurre, quindi, il rischio di reiterare o subire altra violenza in età adulta.
CONTRIBUISCI ANCHE TU ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO IMPORTANTE PROGETTO!
Insieme possiamo contribuire a spezzare i meccanismi che dagli stereotipi di genere rischiano di sfociare in violenza di genere.
OBBIETTIVO DELLA RACCOLTA
Con i fondi raccolti durante questa serata potremo avviare il progetto implementando una prima parte delle azioni necessarie alla sua completa realizzazione. Per reperire la restante parte delle risorse necessarie abbiamo già avviato delle richieste mirate a fondazioni di erogazione e partner aziendali.
In particolare, grazie anche al tuo contributo, potremo avviare interventi che mireranno a rilevare i modelli impliciti basati sugli insegnamenti familiari ricevuti dai nostri minori, confrontarli con l’educazione di genere contemporanea e implementare nella vita quotidiana delle Comunità nuovi modelli educativi che incidano positivamente sull’autostima, le aspirazioni e la libertà di scelta degli individui.
Il progetto si concretizzerà in:
- laboratori e attività tematiche rivolte a tutti bambini e i ragazzi accolti in Comunità
- formazione specifica a tutti gli educatori e i coordinatori dei nostri servizi
- creazione di un toolkit, adattato ad ogni età, per consolidare e rendere stabili e sostenibili nel tempo i risultati del progetto
- incontri di sensibilizzazione che coinvolgeranno i principali esperti sul territorio nazionale nell’ambito DE&I (diversity, equity, inclusion). Tra questi: Alessia Dulbecco, Cathy La Torre, Marina Pierri, Paolo Antonelli, Irene Facheris, Giulia Blasi, Lorenzo Gasparrini, Vera Gheno.