Per garantire una sorveglianza sanitaria attenta e continuativa a tutti i bambini accolti in Comunità abbiamo bisogno di un pediatra che sia presente in struttura almeno una volta a settimana.

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€7.455 raccolti su €7.000 di traguardo
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La Campagna è terminata

Il bisogno

Le 3 Strutture Residenziali di via Orlando ospitano complessivamente 30 bambini che – per la loro età e per la frequentazione quotidiana di luoghi di aggregazione – sono più predisposti a contrarre infezioni virali e batteriche (soprattutto delle prime vie respiratorie).
La scuola e la vita comunitaria, infatti, li espongono maggiormente agli agenti infettivi delle prime vie aeree o alle malattie esantematiche come morbillo, varicella, rosolia, scarlattina, quinta e sesta malattia e malattia mani-piedi-bocca.
Da qui la necessità di disporre di una sorveglianza sanitaria permanente che svolga un monitoraggio attivo a cadenza settimanale sulle condizioni di salute di tutti i bambini in Comunità. Tale indispensabile servizio, che non può essere assicurato dal medico di base competente per zona, ha reso necessario il reclutamento di una pediatra privata che accedesse alle Comunità almeno una volta a settimana, o anche di più se ve ne fosse la necessità.

L’obiettivo

Obiettivo principale del progetto è quindi coprire il costo annuale della Pediatra di Comunità, che grazie alla sua attività, ci consente di completare il cerchio di assistenza e cure costruito attorno ai minori in difficoltà che ospitiamo e che non avrebbero altro luogo in cui andare, né altre persone a occuparsi di loro.

La preziosa figura del Pediatra di Comunità consentirà alla nostra Associazione di:

  1. Garantire cura e assistenza di primo livello a ciascuno dei 30 bambini ospiti delle strutture di via Orlando a fronte di malattie stagionali e non.
  2. Mettere in atto di misure tempestive per limitare il contagio legato a malattie infettive e stagionali all’interno del gruppo dei bambini presenti in struttura.
  3. Creare una relazione di estrema fiducia e confidenza non solo fra la pediatra e gli educatori, ma anche e soprattutto fra la professionista e i bambini.
  4. Elaborare una storia clinica completa per ciascuno dei 30 bambini, dall’ingresso nelle Comunità fino al momento delle dimissioni (per rientro in famiglia o trasferimento ad altre strutture o inserimento in famiglia affidataria). Il che diventa poi prezioso patrimonio cui attingere con rapidità per apprestare la cura migliore in caso di malattia.
  5. Ottimizzazione del tempo degli educatori con annullamento del rischio di dispersione delle risorse a disposizione delle Comunità.
  6. Reperibilità H24 di una professionista che conosce in maniera approfondita ciascuno dei 30 bambini ospiti della struttura.